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80 anni e non sentirli! L’Incredibile Storia dell’Acquario di Cattolica

February 25, 2014 | By | No Comments

L’Acquario di Cattolica, sito in una delle principali città della Riviera Romagnola, si estende su una superficie di oltre 110.000 metri quadrati  con percorsi guidati e tematici pensati per rendere agevole ed intuitiva la visita ai suoi ospiti. L’acquario permette, con le sue 100 vasche espositive, di scoprire e interagire con oltre 3.000 esemplari di 400 specie diverse ospitate, il tutto con una particolare attenzione all’habitat di riferimento degli animali.
Non tutti sanno che l’ambiente in cui sorge questo celebre acquario, il più grande dell’Adriatico, ha una storia affascinante, lunga quasi 80 anni.

Lo Squalo dell'Acquario di Cattolica

Lo Squalo dell’Acquario di Cattolica

La storia dell’Acquario di Cattolica, o meglio, della sua location, ha origine negli anni ’30, precisamente nel 28/6/1934, data in cui fu inaugurata per la prima volta la struttura architettonica.

L’Acquario che attraversa il 900

Nei primi anni ’30, in piena epoca fascista, la Direzione Generale dei “Figli degli Italiani all’Estero” commissionò a un architetto Romano di nome Clemente Busiri Vici il compito di progettare una colonia marina nei pressi di Cattolica dedicata ai figli degli italiani residenti all’estero.
E’ molto interessante specificare che il complesso architettonico in questione portava grandi elementi di innovazione, secondo i dettami stilistici e concettuali del futurismo italiano, ispirandosi al dinamismo e alle forme di navi, aerei, sommergibili e idrovolanti.
Ad avvalorare la tesi secondo cui il tema architettonico fosse estremamente all’avanguardia si ricorda che il Manifesto dell’Aeropittura futurista, punto di riferimento di questa corrente artistica incentrata sul dinamismo del volo, fu redatto nel vicino 1929 da alcuni dei principali esponenti del futurismo italiano.
“Le Navi”, appunto, è il nome che fu dato al complesso e tuttora è identificativo dell’Acquario di Cattolica.

Dettagli della Colonia Figli Italiani all'Estero

Dettagli della Colonia Figli Italiani all’Estero

Dopo la Grande Guerra, periodo nel quale la colonia fu adibita a ospedale militare, “le navi” riprende la loro funzione originaria cambiando nome in “Colonia Marina G. De Michelis”.
Negli anni del boom economico italiano la società Maraldi di Cesena progetta una lottizzazione dell’area e nel 1963 ne ottiene l’approvazione, in linea con il piano regolatore di Cattolica, demolendo parte degli immobili e realizzando nei pressi della colonia alberghi e appartamenti.
A metà degli anni ’70 la colonia marina passa al proprietario attuale, la Regione Emilia Romagna che ne affida la gestione al Comune di Cattolica. Dieci anni più tardi, a metà degli anni ’80 si procede a una nuova destinazione della struttura per “Centro Internazionale Giovani Le Navi”, polo studentesco di vacanza per giovani provenienti da tutta Europa, gestita dalla Cooperativa LE NAVI di Cattolica dal 1993 al 1997.
Nel 1997 lo stesso comune di Cattolica si fa promotore di un ambizioso progetto consistente nella trasformazione del complesso in un parco tematico inerente al mare, costituendo una società di capitale misto, pubblico e privato, di nome Parconavi S.p.A.

L’Acquario oggi

Panoramica dell'Acquario di Cattolica

Panoramica dell’Acquario di Cattolica

Dal 2000 la gestione del parco è stata affrontata seguendo determinate linee guida inerenti lo sviluppo di un prodotto educativo di rilievo scientifico, l’accesso al parco ad un vasto pubblico e il recupero della struttura in senso artistico, senza trascurare i concetti originari di Busiri Vici. Tutto ciò in linea coi concetti forti dell’Edutainment, ovvero dell’incontro tra educazione e intrattenimento: dimensioni imprenscindibili e complementari dell’Acquario di Cattolica.

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